Il Gurdwara (casa del Guru) è il tempio dei Sikh, il luogo di culto nel quale si svolgono i riti comunitari ordinari – primo tra tutti la preghiera – ma anche quelli volti a segnare i passaggi della vita (nascita, matrimonio, morte), tutti alla presenza del libro sacro considerato l’undicesimo Guru, Sri Guru Granth Sahib Ji.
Per il dovuto rispetto alla sacralità del luogo, nel Gurdwara si entra scalzi e a capo coperto. E’ un luogo aperto a visitatori esterni alla comunità ed al suo interno si provvede alla preparazione di pasti e, a qualsiasi ora, si offre cibo caldo a tutte le persone che abbiano bisogno, indipendentemente dal loro status sociale, dalla loro origine, dal loro genere e dalla loro appartenenza religiosa.
La religione Sikh non opera distinzioni basate su ragioni socio economiche o di genere e, pertanto, rifiuta il sistema delle caste e la diseguaglianza tra le persone.
Su ogni Gurdwara si issa il “Nishan Sahib”, una bandiera di color arancione, la spada a doppio taglio, che simboleggia la relazione del potere temporale e di quello spirituale nel modo di vivere Sikh.
Nella religione Sikh non c’è la figura sacerdotale ma può essere considerato ministro di culto il “Granthi“ (curatore del Libro Sacro) e cioè chi – uomo o donna – compie il servizio divino quotidiano. Coloro che cantano gli inni sono chiamati Raagi e il canto medesimo è detto “Kirtan”, cioè lode al Signore.